istinti che tradiscono

Una delle prime cose che insegnerò ad un bambino sarà quella di custodire molto bene certe emozioni. Gli dirò di crearsi una scatola del cuore dove riporre le sue cose più preziose e aprirla solo quando avrà la certezza di aver trovato la persona giusta, l’unica che merita di conoscere i segreti più profondi, le paure o le gioie più grandi. Gli dirò di non seguire l’istinto, di non rivelarsi subito alla prima persona che ci fa battere il cuore, di aspettare, perché se va male si sentirà tradito nel profondo. Gli dirò che io non l’ho fatto, non ho aspettato, mi sono fidata e ora è la cosa che pago più cara. Non so se faccia più male il fatto che il mio istinto abbia fallito o la delusione che l’altra persona non abbia capito l’importanza; so solo che ora non voglio più raccontare nulla, non voglio più condividere con nessuno la cosa più bella e dolorosa della mia vita, non voglio più essere tradita dal mio istinto. Ne ho sempre parlato con il sorriso, ora non ci riesco più. Da ora in poi terrò stretti nel mio cuore tutti gli insegnamenti che lei mi ha dato, non li condividerò con nessuno e non parlerò mai più di questa cosa troppo intima, personale e difficile da superare. Ad un bambino insegnerò a non farsi rubare l’emozione di raccontare della sua parte del cuore più bella, perché non tornerà più indietro; gli insegnerò a donarla solo al momento giusto. E se poi farà il mio stesso sbaglio gli dirò che non è vero che il tempo sistema le cose perché quel dolore rimarrà per sempre, ma lui potrà provare a crearsi una nuova piccola scatolina, che forse non aprirà nemmeno mai. Gli insegnerò che l’istinto può sbagliare molto più spesso di quel che si crede, ma la vera rinascita sta nel capirlo e nel non farsi fregare più. Gli insegnerò a proteggersi.

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